AIATL E ZINE LUGLIO - Page 33 - 33 Camillo Fella Due Sale e Pepe Acero,Difou,Doussie h.300 finitura australiana Acero, Difou, Wengè finitura austrliana. Un saluto tutti. Cam 34 Manuel Bramante Tuja a Go Go Ciao a tutti, eccomi di nuovo a mostrare la mia ultima faticaccia... Sono dei pezzi per le canne da pesca... torniti uno ad uno, forati sul tornio e levigati... una sfacchinata epica... La cosa meno divertente è stata la tempistica... fai con calma, entro ieri però... I pezzi sono grezzi, li finirà il committente in base alle richieste. Il mio povero tornietto ogni volta che mi vedeva si metteva a piangere... ho dovuto cercare di raffreddarlo col ventilatore per non surriscaldarlo troppo... e col caldo che fa è stato un miracolo che non è bruciato. Voi che ne dite? 35 Roberto Cecconello Graffi II Una variazione sul tema,con tecnica lievemente modificata rispetto al lavoro precedente;sempre nell’ottica di un suggerimento a poter eseguire “simil-laminati” con meno dispendio di tempo e attrezzatura minima. Mogano e Acero;altezza circa 10 cm. e diametro massimo circa 8 cm. Finitura acrilico lucido. 36 Dario Brescia Biforcazione Cedro Piccolo esercizio, era lì targato, buttato su e provato a tirarci fuori qualcosa... mi manca ancora la visualizzazione di quel che sarà e vado a tentativi... la corteccia è saltata tutta... Nessuna finitura dimensioni 8/9cm diametro Troppo pressato per togliere la presa ho lasciato segni nonostante la carta da forno 37 Dario Brescia Ciotola massiccia in Rovere Volevo mantenere un po’ di “ciccia” essendo legno di pianta massiccia... Il passaggio parete/fondo è sempre un po’ ostico... 38 Imparareatornire di Roberto Cecconello Tori e Gole Adesso nel vostro laboratorio sono impilati un certo numero di cilindri,in attesa di essere trasformati in oggetti piacevoli. Prima di lanciarci in zuccheriere galattiche e scatole assire,dobbiamo però prendere confidenza con un’altra delle nostre sgorbie:la sgorbia per profilare. Gli esercizi che vi propongo,vanno in una scala crescente di utilità;in altre parole,ciò che imparerete effettuando una cava a “V” vi sarà utile quando dovrete ricavare un “toro inserito”,così come l’azione per ottenere una cava è utile nel definire gli spazi intorno ad un toro tradizionale. Una tabella riassuntiva: 39 Come potete vedere si tratta di uno strumento altamente tecnologico.... In ogni caso,dovrebbe essere sufficiente a rendere l’idea di ciò che andremo a tornire Eseguiremo gli esercizi partendo dalla cava a “V”,poi gola,toro inserito e toro tradizionale;non sottovalutate questi esercizi:ben eseguiti e compresi,sono tutto quello che vi serve per sviluppare anche le più ardite soluzioni in legno parallelo. E,credetemi,quando un tornitore non padroneggia questi fondamentali si nota benissimo...anche se ha tornito un lavoro fantascientifico Nella parte bassa della tabella,vedete alcune indicazioni riguardanti la sgorbia a profilare;la vista superiore visualizza il famoso “profilo ad unghia”. Diventa evidente,da questa osservazione,che “profilo ad unghia” non sia indicativo del tipo di affilatura:infatti non si vede il tallone della sgorbia nè si vedono i suoi fianchi esterni. I gradi di inclinazione (seconda e terza immagine) sono indicativi:non impazzite a cercare l’esatta precisa misura angolare. Non serve a niente:alcuni gradi in più o in meno verranno compensati dalla vostra postura di lavoro. Tenete invece conto che più andrete sotto i 30° e più avrete una sgorbia suscettibile di difficoltà di controllo anche se in grado di maggior dettaglio nel taglio;intuitivamente avrete una sgorbia agile e controllabile,sopra i 30°,ma con minor capacità di penetrazione diretta. Nell’ultima immagine a dx,vedete rappresentato quello che viene detto “doppio tallone”;in pratica,ottenuta l’affilatura principale,la parte terminale del tallone viene “smussata” ulteriormente. Questo permette di correggere in parte le difficoltà di penetrazione di una sgorbia con tallone sopra i 30°. A tempo debito indagheremo anche su questi aspetti ma,per ora,prendete la notizia e mettetela in archivio Dato che il vostro cilindro sgrossato sapete come metterlo sul tornio,passiamo ad affilare la nostra sgorbia;vi fornirò le informazioni per l’affilatura con jig,poichè l’affilatura a mano libera è operazione più complessa e,sostanzialmente,inutile in questa fase. 40 Un blocchetto di legno,con un foro (diametro 20 mm.) in cui infilare la sgorbia,con una precisa profondità;serve a far sì che la quantità di sgorbia che fuoriesce dal jig sia sempre uguale,indipendentemente da quanto è lunga la sgorbia. Questo fatto vi permette di settare velocemente il jig negli altri due parametri,inclinazione del gambo e lunghezza dell’appoggio,e di ottenere sempre la stessa geometria desiderata di taglio. Partirete dalla posizione centrale,curando che il tallone copi perfettamente la mola: Poi passerete,con una rotazione,all’affilatura delle ali 41 Con la sgorbia ben affilata,andiamo ad affrontare il primo esercizio:la cava a “V” La velocità del tornio,con cilindri intorno a 8/10 cm di diametro,sarà di circa 1300/1400 giri e vale per tutti i tipi di esercizio La posizione del reggiutensili deve essere vicino al cilindro di legno;lasciamo circa 10/15 mm di spazio. L’altezza del ventaglio deve permettere alla gola della sgorbia,orizzontale, di essere al centro del punto di rotazione La posizione di partenza della sgorbia è questa: 42 Come vedete,per abituarvi alla precisione,la cava è delimitata da tratti di pennarello;i due tratti esterni (lontani fra loro di 20 mm) sono divisi dal tratto centrale tratteggiato che segna il centro della cava. Abituatevi ad eseguire gli esercizi cercando di fare quello che volete voi e non andando “all’incirca”;in futuro,viceversa,potreste trovarvi ad infoltire le schiere dei tornitori che “parlano con il legno”: “ la forma mi è venuta così perchè me l’ha suggerita il legno....” Garantisco per esperienza che il legno non parla,non suggerisce...al massimo subisce L’azione che si fa,eseguendo una cava a “V”,è detta ad entrata diretta;non cercate di arrivare subito alla profondità desiderata,ma alternando l’azione della sgorbia sui due lati,arrivateci gradualmente. Partite dal centro e allargate progressivamente la cava. Ricordate di tenere la sgorbia orizzontale;per essere certi di avere l’angolo di entrata corretto,osservate il tallone della sgorbia:deve essere perfettamente perpendicolare al legno. Se l’angolo è errato....il legno rifiuterà il taglio,spedendo la vostra sgorbia a compiere strane evoluzioni. La presa sulla sgorbia deve essere ferma ma non inamovibile:assorbirete meglio gli effetti dei possibili rifiuti Alla fine delle vostre fatiche dovreste vedere qualcosa del genere:
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