AIATL E ZINE LUGLIO - Page 17 - 17 non serve una forza eccessiva, facciamo lavorare la colla adesso è ora di decidere come verrà la forma finale del vaso, deciso che ricaverò un vaso di soli 4 piani o strati , chiamiamoli strati, deciso anche le dimensioni del piede compresa la presa mandrino senza usare il martire, e già solo per questa decisione ci sono alcune varianti, tenendo uniti i pezzi traccio le circonferenze ho disegnato altri anelli con diametri maggiori di 20mm e l’ultimo da 35mm per fare un labro non eccessivamente esteso, disegnando questi anelli automaticamente si stabilisce l’angolo di taglio e l’angolo che prenderà il vaso a fine lavoro 18 In questa foto si vede subito quale angolatura avrà il profilo esterno del vaso un attimo per vedere come tiro fuori questi angoli strani, avevo incollato tre pezzi + tre pezzi, quindi prendendo una metà e tirando ortogonalmente le righe la dove passano le circonferenze e congiungendo queste righe ortogonali al piano ottengo una diagonale che equivale all’inclinazione del taglio descrizione contorta ma io me la sono studiata in questo modo anche se sicuramente ci saranno altri modi di esecuzione, taglio i semi anelli 19 magari adesso è più semplice vedendo questa foto e passo all’incollaggio, il secondo incollaggio prima faccio una prova a secco giusto per verificare che sia tutto OK colla, io uso una vinilica D3 Elephant, colla italianissima e mi trovo bene mi permette di lavorare il pezzo dopo un quattro dall’incollaggio 20 cambio idea in corso di incollaggio e metto un martire intanto visto che sono passate quasi tre ore da quando ho incollato gli anelli, passo a incollare i componenti completi aspetto dieci minuti e metto sotto pressa il tutto e presso 21 passiamo alla fase finale e parliamo un attimo della presa mandrino gli avevo messo un martire questa operazione mi serviva solo per fare una presa mandrino direttamente sul piede del vaso, eccolo pronto a girare, devo dire che in fase di taglio mi si è rotta una lama ed un anello, l’ultimo, a preso un brutto taglio che mi mette un attimo di apprensione ma vediamo il seguito 22 ok la parte esterna tutto ok glio ho dato la forma che volevo con un labro che volevo, tutto bene unica cosa è che il legno è verde, speriamo bene adesso viene il bello, lavoro dentro cercando uno spessore costante è stata dura ma l’ho piortato alla fine, spessore costante di circa 5/6 mm quel segno della lama quando si è rotta ha lasciato il segno ma va bene lo stesso si nota appena all’interno dell’ultimo anello vicino la base adesso due mani di turapori e poi finitura australiana 23 lavoro finito facile no???????????????? adesso per me è più semplice, devo trovare il modo di migliorarlo, comunque ci ho impiegato circa 2 mesi tra esperimenti e pezzi spaccati volati in aria e non ho più pezzi belli , ho solo rami verdi sperando di non avervi annoiato... 24 Giuseppe Priori Semplice ciotola Tempo fa in uno dei tanti incontri organizzati da Roberto (er Sola) nel suo lab dentro uno scatolone pieno di scarti di legno destinati al camino c’era una ciotola in ulivo “esplosa” in tre pezzi durante la tornitura. Delle crepe e un po di marciume lungo le ricrescite stagionali della pianta avevano causato la rottura. Le venature, spettacolari. Era sicuramente la parte del midollo dell’albero e mi sembrava un sacrilegio bruciare il tutto. Chiesi allora a Roberto se potevo tentare di recuperare il suo lavoro e la portai a casa. Dopo averla incollata 25 Ho aspettato qualche giorno poi ho stuccato le varie crepe con della resina mischiata con microscaglie, che non è venuta con l’effetto che avrei voluto (ma l’ho capito solo durante la lavorazione finale) quindi l’ho messa in un cartone con la segatura. In questi giorni, stranamente, mi è venuta voglia di tornire quindi ho ripreso la ciotola l’ho terminata. Tre mani in tre giorni di finitura alla Mastro Stefano, bordo 22 cm, altezza 7,5 e base 9 cm con un piccolo bordino appena accennato. Lo so... le foto fanno cagxxx fatte in fretta e col cellulare... I complimenti fateli a Roberto.... le critiche a me un abbraccio e buona estate a tutti 26 Incontripertornire....enonsolo Raduno tornitori Italici e Svizzeri bachofen-bellini-tuninetti Una delle opportunità che offre, un’associazione come AIATL, è senza dubbio quella di far conoscere persone che condividono la stessa passione. L’elemento embrionale da cui, naturalmente, diramano reciproci scambi “didattici”, esperienze, culture e momenti di sana e goliardica convivialità. L’incontro “piemontese” è proprio uno dei più belli esempi. Oltre trenta soci si sono ritrovati. E’ difficile descrivere il clima in maniera più dettagliata delle immagini, che di seguito trovano ampio spazio. E’ difficile soprattutto per chi non ha potuto essere presente, ben consapevole di ciò che ha perso. Ma, leggendo alcuni commenti, non è difficile respirare a fondo quell’ atmosfera… Sabato 7, magnifica giornata con gente simpatica e collaborativa. Un grande grazie a Beppe che ci ha supportato e sopportato!
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