AIATL E ZINE OTTOBRE i - Page 42 - tornitura del legno 44 Luca Accarpio Prova candeliere decentrato Ho voluto provare a fare un candeliere decentrato in abete con base in pino marino (dovrebbe essere pino marino dall’odore che ve ne pare? 45 Roberto Cecconello Zanzibar Una scatola dal sapore mediorientale, i bordi ricordano le vele del dhow, il pinnacolo riecheggia un minareto, il colore del Ciliegio riporta alle sabbie arrossate dal tramonto. Allora “Zanzibar” per continuare con la suggestione dell’odore forte delle spezie e udire in lontananza la risacca dell’Oceano Indiano. Ciliegio, Acero e Frassino, finitura turapori nitro Diametro max circa18 cm. e altezza 18 cm. (escluso il minareto ) 46 Giuseppe Tuninetti Testimone del tempo Non dò quasi mai il titolo ai miei pezzi,questo mi ha particolarmente ispirato. Nel raduno di luglio presso casa mia,Pino Gianotti mi ha fatto omaggio di un pezzo di albicocco,a detta sua era stato contorto dal vento e probabilmente seccato in pianta. In questi giorni dopo averlo rigirato più volte tra le mani lo ho messo sul tornio. Durissimo da tornire,presa in espansione per tornire la ciotola,eliminata alla fine cambiando asse Diametro ciotola cm.20 verniciatura turapori nitro e leggera spagliettatura 47 Nicola Colaneri Waves Spero che il vento di queste onde serva a spazzare via le nubi che ultimamente hanno offuscato la mia vita, che ritorni la calma il cielo limpido e anche più tempo e voglia di produrre cose belle..... Radica di ulivo e pietra leccese scolpita a mano diam. 38cm finitura acrilico trasp. opaco 48 Camillo Fella Ultimi Pepe e Sale Due copie in acero finitura australiana. Una copia in ontano colorati anilina alcol finitura australiana 49 Manuel Bramante Il tornitore della Mutua produce Ciao a tutti! A causa di un periodo di riposo forzato (mi sono schiantato in moto... a 170 km/h... per fortuna le ferite sono solo sulla moto e nell’orgoglio...) ho fatto girare un pò di legno. Spero che non mi lapidiate a pietre piccole e aguzze.. La produzione di una settimana... molto sofferta... la mano destra ha perso forza per l’impatto e anche solo avvitare il legno al platorello richiedeva soluzioni degne di MacGyver... I miei primi piattini in legno di noce... malgrado i miei tentativi non sono riuscito a levare quei maledetti graffi.. Le ciotoline di cedro... ho cercato di raggiungere lo spessore minimo che sono riuscito senza prendermi rischi... ci mancava solo di farmi male col tornio e la futura moglie sarebbe diventata per magia futura uxoricida... Il piattino di cedro... il primissimo che faccio.. Questo è il divano che ho fatto io... saldato il ferro, rivestito di assi di cedro, con il bracciolo e il supporto tornito in noce... il tutto pitturato dalla mia mogliettina, il supporto trattato con olio paglierino. Il bracciolo lo abbiamo dovuto lasciare grezzo perchè abbiamo scoperto che al gattaccio piace leccare l’olio paglierino... 50 Ovviamente ho usato tutti gli scarti che avevo in giro, non volevo buttarli nella stufa e così ne ho approfittato per allenarmi un pò. Immagino già il mitico Solarium dire: “basta co ste bomboniere!” ed in effetti avrebbe proprio ragione... le ciotoline saranno le bomboniere per il nostro matrimonio... ne devo fare solo 70... 51 Michelangelo Colazzo Gemelli eterozigoti 8 Ebbene siiii siamo ad Otto lo giuro a 12 mi fermo................. forse Legno di Alaterno Mis:23x13cm. finitura fondo nitro+ cera Mis: 22x 11 cm. finitura olio lino cotto Mis: 21x 16 cm. finitura olio lino cotto 52 Imparareatornire di Roberto Cecconello Il Tornio Uno dei primi scogli che affronta una persona interessata alla tornitura è la scelta del tornio. Appare fin da subito chiaro che l’offerta del mercato è quantomai vasta ma anche poco chiara e circostanziata e ,in genere,le risposte ottenute dai social sono improntate più a preferenze personali (“possiedo questo tornio e mi trovo bene”) che non a riscontri oggettivi. Naturalmente,chi inizia la sua avventura nella tornitura seguendo un corso qualificato è avvantaggiato:gli insegnamenti ottenuti forniranno tutta una serie di conoscenze specifiche che facilitano grandemente anche le scelte in materia di macchine,utensili e accessori. Per tutti coloro che non possono,a vario titolo, accedere ad un corso di tornitura cercherò di fornire un rapido vademecum che dissolva almeno in parte i loro dubbi. Vediamo quali sono i punti focali su cui polarizzare l’attenzione: 53 a) Non esistono torni da “hobbisti” e da “professionisti”;semplicemente un tornio è una macchina utensile che deve eseguire bene una serie di operazioni ed avere determinate caratteristiche meccaniche di base,al di sotto delle quali non è classificabile. b) La soluzione ottimale per la costruzione di un tornio è l’utilizzo di ghisa;un materiale con cui ottenere facilmente ed economicamente fusioni di buona qualità e la cui struttura microcristallina discontinua è in grado di assorbire efficacemente le vibrazioni senza conseguenza per il materiale (fatto basilare in tornitura)-La ghisa inoltre permette ottime lavorazioni con macchine utensili e questo rende fluide e scorrevoli le superfici di lavoro. Infine si tratta di un materiale assai resistente all’usura e,nelle migliori qualità ad alto contenuto di Carbonio,inattaccabile dalla ruggine. c) Il motore di un tornio con cui iniziare a tornire non ha la stringente necessità di avere grande potenza;tipicamente,per gli “entry level” parliamo di valori che vanno indicativamente dai 370 ai 550 watt. Chiaramente motori un po’ asfittici ci costringeranno a tagli con asportazioni più delicate o a dedicarci alla tornitura di oggetti di piccolo diametro.
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