AIATL E ZINE SETTEMBRE - Page 39 - Rivista E-Zine di tornitura lignea 39 Pasquale Costantino Ciotola in Tasso ciao, ogni tanto faccio anche io qualche cosa questa volta vi mostro una ciotola in Tasso, legno regalatomi da Matthias misure diametro 18cm altezza 8 cm spessore 6mm due mani di melaminica e lucidatura con eee ultra 40 Giuseppe Tuninetti Ciotole Con La Tecnica Di Mike Shuler In occasione della manifestazione di point Saint Martin ho portato fuori concorso alcune ciotole iniziate ad agosto ,fatto tutto con troppa fretta e purtroppo ci sono dei difetti,misurano circa 30-31 di diametro per 10 di altezza. Oggi avevo un po’ di tempo e ho tornito un pezzo particolare,non ho dovuto fare i piedini in quanto già esistenti 42 Davide Bisio Ciotola In Ippocastano Spalted Questa volta non è svergola Ho lasciato il tronco all’umido per mesi, quando l’ho trovato pieno di insalata ne ho ricavato una ciotola con la solita tecnica del 10% di margine. Lasciata stagionare per mesi l’ho ripresa e finita. Forse è marcita un po’ troppo, in alcuni punti la finitura è stata complessa Diametro 28cm Finita con turapori e cera neutra. 43 Alessandro Butteri Questa domenica in Settembre ...non sarebbe pesata così, l’ estate finiva più “nature...” Cantava Guccini. Eh già, quest’anno però sembra davvero non finire e anche in laboratorio si suda, ci si fa massacrare dalle zanzare (quante quest’anno!!!!!!) Giochetti con Ulivo e Melo (o pero, boh). Senza ispirazione, più che modesti, tanto per far girare Kill. 44 Luca Accarpio Il Sacro Graal scherzavo! un piccolo calice in legno di limone finito con microcristallina! 45 Roberto Cecconello Scatolilla A Pont St.Martin,tra i tanti amici,ho reincontrato due belle persone:Giuliana e Battistino;due appassionati di tornitura e non solo. Mi hanno gentilmente fornito un nuovo prodotto da testare e così ho tornito questa piccola scatola per mettere alla prova la “Crema Jimmilla”. Il risultato è piacevole ma ,ovviamente,devo ancora esplorarne le potenzialità. Mogano e Pero;altezza 7 cm. e diametro max. 6 cm. Finitura Jimmilla. 4646 Imparareatornire di Roberto Cecconello Affilatura Dunque abbiamo acquistato il tornio,sono arrivate le prime sgorbie,abbiamo depredato la legnaia...insomma siamo pronti a tornire! Ma sappiamo,perché ci hanno ben informati,che in tornitura una delle operazioni fondamentali ( e frequenti,molto frequenti) è l’affilatura degli utensili; siamo un po’ in ansia per questa operazione,perché pare che sia una via di mezzo fra una pratica stregonesca ( di cui solo pochi adepti con secoli di esperienza hanno conoscenza) e una filosofia di vita che abbraccia il vero,unico e solo asceta dell’affilatura a mano libera. Rilassatevi: l’affilatura è si un’operazione da fare con cognizione di causa, ma alla portata di chiunque segua poche ed elementari regole tecniche e di buon senso 47 Alcune considerazioni: In tornitura si utilizzano sgorbie in HSS (Hight Speed Steel) ovvero acciaio super rapido; si tratta di materiale con una durezza superiore al più comune acciaio al carbonio e con una resistenza migliore alle alte temperature. La presenza di Cobalto ne riduce però la resistenza a urti ripetuti,quindi attenzione a cadute accidentali o uso improprio per percussione. Proprio la resistenza alle alte temperature ci permette di utilizzare le classiche smerigliatrici a secco per l’affilatura. La mola a secco presenta svariati vantaggi: basso costo d’acquisto e d’esercizio,velocità nell’eseguire le operazioni,reperibilità pressoché infinita. Quando acquistate una di queste mole,scegliete la versione a due pietre: manterrete una originale ( normalmente di grana piuttosto abrasiva-fra i 50 e i 60 grit) per i lavori di sgrossatura e di asportazione notevole,mentre potrete cambiare la seconda con una mola di grana più fine ( diciamo intorno ai 100 grit) per le affilature vere e proprie,dove asporterete meno materiale e avrete una superficie meglio rifinita Cercate di evitare mole con misure strane di alberi porta pietre:sarà difficile reperire degli adattatori per le misure più comuni ( anche se è sempre possibile tornire una boccola in ottone,alla bisogna) Personalmente consiglio mole con pietre di diametro 20 cm.: la curvatura di pietre con dimensioni minori accentua la tendenza ad avere biselli concavi con la diretta conseguenza della difficoltà a tallonare correttamente .....si,lo so...che vuol dire “tallonare”? Lo vedremo in seguito e poi ve lo ripeteranno tutti,fino alla nausea; per ora non preoccupatevene Ricapitolando: le nostre sgorbie in HSS non soffrono il calore prodotto da una mola a secco; la mola a secco costa poco e fa il lavoro in fretta...ergo....ci serve una mola a secco. 48 Nella fattispecie,questa è quella che uso,da anni,nel mio laboratorio. Un motore che è un mulo,non esattamente silenzioso ma dotato di potenza sufficiente a svolgere il lavoro senza rallentamenti indesiderati. L’albero è da 16 mm. E per sostituire la pietra di destra ho dovuto utilizzare una boccola per portare il diametro a 20 mm.; questo mi ha permesso di reperire più facilmente ( e ad un prezzo ragionevole) la grana desiderata. Le pietre hanno un diametro di 20 cm. Con una larghezza di 20 mm ( un po’ strette,ma comunque funzionali) La centratura delle mole è affidata a due coppette coassiali all’albero che stringono la pietra,forzate dal bullone di tenuta,facendo battuta sulla parte interna dell’albero. Un sistema funzionale tanto quanto sono parallele le facce delle coppette...che essendo di misera lamierina,se strette con entusiasmo,si deformano come gelato al sole agostano. Quindi...usate attenzione nel serrare il bullone di ritegno e cercate il bilanciamento migliore per tentativi; oppure cambiate le due coppette con più robuste rondelle,di buon spessore Per utilizzare il jig ( cos’è un “jig”? Tradotto letteralmente dall’inglese,significa “maschera” nell’accezione meccanica del terminees. una maschera di foraturama anche “ attrezzatura di montaggio”. Nella buona sostanza sta ad indicare un qualsiasi accessorio che faciliti una certa operazione,per lo più ripetitiva) di affilatura,ho dovuto “ sfrondare” un po i carter di protezione ( non toglieteli!!! Una pietra che si spacca può fare sfracelli) ma può essere che voi usiate altri sistemi che non rendano necessario questo intervento. Naturalmente quella che vi ho presentato e’ una fra le tante opzioni: marchio e colori diversi non renderanno meno efficace l’azione. 49 Dunque abbiamo detto,mentre discutevamo di smerigliatrici,che affilare è operazione frequente,in tornitura. Mantenere sempre al massimo l’efficienza del tagliente significa avere molto controllo sull’utensile: voi vi stancate meno,sarete più precisi nell’azione e le fibre del legno vi ringrazieranno con una bella superficie liscia e compatta. Assodato che l’affilatura,una volta definito il tagliente secondo le vostre preferenze, è un’operazione frequente,ripetitiva e anche un po’ noiosa.....tanto vale affidarsi ad un jig (ricordate? Un valido aiuto per operazioni ripetitive ) che vi metta in grado di svolgere il lavoro in modo rapido,ripetitivo ed efficiente. Sul mercato ne troverete per tutti i gusti e,quasi,tutte le tasche; nel web troverete anche progetti e consigli sull’autocostruzione ( esempi presenti anche nella sezione “Intorno alla tornitura” di AIATL). Quindi quello che presento ora è ,come sempre,ciò che utilizzo io; non per questo significa che sia la miglior soluzione in assoluto. Si tratta del sistema prodotto da Oneway ( Canada) commercializzato col nome “Wolverine” In sostanza un vero e proprio sistema,poiché nelle due guide che vengono fissate sul piano sotto alle mole,possono scorrere binari che recano diversi aggeggi. Nella foto vedete i due più comuni: a sinistra,la piattaforma orientabile,utile per troncatori,scalpelli ( normali ed ovali),bedano,raschi.
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