AIATL E ZINE SETTEMBRE - Page 12 - Rivista E-Zine di tornitura lignea 12 Maximiliano Vivone Piatto lamellare di faggio Ciao a tutti, è da un po di tempo che ho iniziato la lavorazione con “legno traverso”. Fino ad oggi ho sempre lavorato con gli utensili lungovena, fra le punte. Ovviamente, già dagli inizi, mi sono accorto delle difficoltà che questo tipo di lavorazione richiede, degli strumenti e tecniche diverse. Non vi nascondo che il cassonetto del pattume oltre a riempirsi di trucioli si è riempito anche di poveri piatti defunti, ma non per questo mi sono avvilito. Sono andato avanti e, studiando sulle riviste e guardando filmati, ho proseguito il cammino. Non ho ancora il pieno controllo ma sicuramente molti errori mi sono oggi più chiari. Governare una sgorbia da scavo per questa realizzazione, per me è stato come tornire per la prima volta, soprattutto perchè dovendo valutare i miei errori da solo e correggerli, il tempo si quadruplica. So di non avere fatto un’opera d’arte ma voglio comunque condividere le mie fatiche con voi. Non mi aspetto applausi ma tanto bucce di banane e pomodori non attraversano lo schermo!! 1313 Stefano Lazzerini Piatto lamellare di faggio Finalmente sono riuscito a togliere un po di ruggine dalle sgorbie e per sgranchirmi ho deciso di maltrattare due poveri pezzetti di cancro di leccio, questi i risultati: Vaso alto 12 cm largo 14cm finitura olio paglierino e cera svuota tasche ( con un pezzetto di tronco e di cancro)alto 8 cm largo 18 cm stessa finitura. che dire... mi sono divertito e credo quindi di aver raggiunto il risultato, se poi vi sarà gradito ne sarò ben felice come sempre Critiche ben accettate Saluti 14 Michelangelo Colazzo Gemelli Eterozigoti 6 Continuano i “parti” Ancora una coppia in legno di Mandorlo Misure: 28 x 18 cm. Finitura esterno: cera liquida + olio paglierino, interno bruciato fondo acrilico+ cera Misure: 39 x 25 x 18h cm. Finitura: Cera liquida + olio paglierino 15 Daio BresciaDaio Brescia Bottiglia SonoraBottiglia Sonora Eccoci, partita un paio di anni fa un progetto, volevo costruire un basso acustico, facendo la cassa al tornio... alla fine è diventato un piatto... grazie a uno spunto si un opera presentata al parco, tanti pensieri sono poi evoluti in uno strumento musicale nuovo. purtroppo il poco tempo e la scarsa capacità non hanno portato ad un risultato decente. Però è un primo passo, ripensando all’utilizzo del tornio e delle laminazioni, qualcosa di più decente può (forse) venire fuori. Un pezzo di trave di abete, consigliato dal cognato ex liutaio, poneva già dei limiti, tutto sommato sono riuscito a portare a casa il risultato di fare emettere dei suoni, purtroppo anche le meccaniche di recupero (mammut elettrici) non hanno permesso a tutte le corde di mantenere l’accordatura, magari invece che 47° arrivavo 46°! Pazienza, mi sono divertito, e son partito convinto di non essere l’ultimo... non è poi proprio come speravo, ma vuol dire che gli altri sono molto più avanti. Se poi qualche anima pia che ha visto di persona, mi dice da dove partire per togliere i difetti più grossolani, sarò solo contento di ascoltare e provare a migliorarmi! 17 Sicuramente è più semplice realizzarle che usarle, o, per spiegarla da una prospettiva diversa, è più difficile realizzarne una banale che incorrere in banalità utilizzandola. Questo mese si parla della Penna, quella con la P maiuscola. Non perché è temuta più della spada (plurime cit.) ma perché è lo strumento tra i più utilizzati quotidianamente e che, noi tornitori, riusciamo a farcela da soli. Quindi doppia soddisfazione. Ho notato in chi si avvicina alla tornitura, certe volte addirittura prima dell’acquisto del tornio e spesso non appena rotto il ghiaccio con le prime sgorbie, che una delle prime realizzazioni è proprio la penna. Questo non significa che il “veterano” la rifugga, anzi, con gli anni e l’esperienza cresce l’esigenza di alzare l’asticella della qualità, si da importanza ad altri aspetti (e si ritorna al Legno) e si curano attenzioni che con la slim possiamo derogare. (La carrellata di fotografie al termine del tutorial ne è un esempio più che lampante, vero?) Da qui l’idea per il Tutorial di questo mese. Ho chiesto a Massimo Maranini (ma va?). Non avevo terminato di mettere il punto di domanda alla richiesta e già realizza uno splendido tutorial con delle immagini dettagliate. Ottimo spunto per chi vuole avventurarsi in questa esperienza di tornitura, utile ripasso per chi già produce spargitrici di inchiostro. a.b. Un Tutorial al mese Massimo Maranini 18 di Massimo Maranini Costruire una penna Ciao a tutti, sicuramente ciò che andrò a scrivere e mostrare per molti sarà scontato, mi è stato chiesto ed io eseguo, le foto sono molte, ma per chi non ha mai fatto una penna, penso che possano servire. Andremo a fare quindi, per iniziare una semplice slim line Fancy Cominciamo. Cosa occorre; per la tornitura (nella foto manca una fresa che vedremo più avanti) Nella foto vediamo un mandrino per tornio da legno, un mandrino da trapano con cono morse, un mandrino per penne che andra poi usato utilizzando o la vite in dotazione e stretto con la contropunta oppure con un mandrino particolare che andrà a stringere direttamente sulle boccole (che vedremo in seguito) anzichè sullo stelo del mandrino, evitando così possibili torsioni dello stesso, una sgorbia da sgrosso ed uno scalpello ovale 19 per il montaggio della penna per la finitura Scelta del legno...non facile vero???? Per semplicita la scelta cade su una tavoletta di noce canaletto gentilmente offerta da Gabriele Bosio all’incontro di Rovato quest’anno 20 Taglio; Per caratterizzare la penna andremo a tagliare un pò trasversalmente il nostro quadrello (così facendo creeremo una volta finita un pò di fiammatura) Dopodichè andremo a segnare i tagli da fare, ricordandosi si fare un segno longitudinale al centro della penna. Per una slim o anche per una europa un quadrello di 17x17 è più che sufficiente Foratura; nel caso specifico una punta da 7mm 21 Abrasione; (si abrade per avere maggiore aderenza nel successivo incollaggio) Se dobbiamo fare solo 1 penna o 2 è sufficiente carteggiare manualmente Se invece sono di più conviene usare questo metodo che in molti già conosceranno Incollaggio; Aiutandomi con dei normali tasselli da muro procedo all’incollaggio, di rigore guanti e occhiali (che in foto ho dimenticato di mettere), come si vede nella seconda immagine, la CA (colla cianoacrilica) è del tipo denso, quindi l’incollaggio non è immediato facilitandoci l’operazione 22 Fresatura delle teste La fresatura delle teste serve a livellare e a squadro il tubino con il legno ed è molto importante (mi raccomando, arrivate sempre a pareggiare il legno con il tubo, basta niente in fase di montaggio a rompere il legno se è qualche decimo maggiore) Tornitura (inutile ricordare di avere gli attrezzi sempre ben affilati) Di norma io tornisco sempre un quadrello alla volta, si può cominciare (ma anche finire) con una sgorbia da sgrosso e finire (ma anche cominciare) con uno scalpello ovale
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