AIATL Ezine Novembre - Page 7 - woodturning 7 Ciotole Con La Tecnica Di Mike Shuler Tornitura del mese 2018 Luigi Damato Vaso In Piercing Recensione a cura di Richard Coter Novembre La scelta della tornitura che ci accompagnerà per questo mese è doppia, nel senso delle motivazioni, una si riferisce al pezzo l’altra al tornitore che l’ha realizzato. la mia preferita è stata Shells on The Waves di Luigi D’Amato, un pezzo dalle molteplici caratteristiche positive, l’equilibrio delle forme, il bilanciamento di contrasto tra il corpo e la base, che si interfacciano perfettamente e la tecnica applicata di piercing, utilizzandola su due livelli raggiungendo degli spessori non facili da gestire, senza tralasciare una finitura priva di difetti Perché ho voluto anche parlare dell’esecutore, perché Luigi è a tutti gli effetti un neo tornitore, una persona che trasuda passione e che l’ha portato, attraverso la ricerca, le prove e i fallimenti, a migliorare in maniera esponenziale in pochissimo tempo, e solo il tempo ci farà rendere conto di come potrà continuare a stupirci. Mi permetto in calce a questo commento di segnalare che questo pezzo è stato selezionato dalla galleria Wood Symphony di Larisa Safaryan a Los Angeles. Qui sotto il link diretto alla galleria: https://www.woodsymphony.com/luigi-d-amato-ag-2018 ....... 8 Camillo Fella Due Scatoline Bibolo 22x15,5 h.11 finitura australiana 9 Pao Santos dia.13 h.8 finitura australiana. 10 Renato Baldelli Ricomincio da tre E’ molto tempo che non posto niente,solamente per pigrizia, però il forum lo seguo e adesso vorrei mostrare qualcosa. Tre oggetti, senza pretese, da condividere per dire che ancora ci sono. bosso e alaterno le due ciotoline, doussiè, tuia e un legno che non conosco che divide il doussiè sul centrotavola. Un saluto a tutti. Renato 11 Osvaldo Giugni Salix Alba ..altrimenti detto salice bianco. Vaso alto circa 25 cm per un diametro di 15, eroso dal tempo, funghi e rodilegno. Ferite cauterizzate con il fuoco, per continuare con una nuova vita. Finitura grana 400, olio di gomito, ed encausto. 12 Giorgio Flenghi Week End produttivo Buongiorno questo fine settimana visto il tempo ho passato tutto il tempo in lab a tornire ho realizzato 4 ciotole, una in rovere 30x7.5x0.8 due in limone siculo una 22x12.5x 0.7 una 20x7.5x0.6 infine un vasetto in gelso 13x18x0.8 tutti rifiniti turapori e cera ciotola in rovere vaso in gelso vasi in limone spalted c & c sempre graditi alla prossima 14 Michele Martino Cicatrici prima di tutto mi voglio scusare per la presenza saltuaria nel forum e il ritardo nel pubblicare questi pezzi. non posso promettere di essere più attivo perchè mentirei ma sappiate che ci sono e vi leggo ! questo era uno dei pezzi che avevo portato a pont saint martin, ma non essendo presente lì volevo spiegarne la “storia e il significato”(che ha avuto per me) L’idea è nata lavorando un pezzo di cipresso che inizialmente aveva una vistosa venatura rossastra che stonava con tutto il resto, allora ho deciso di “tirarla fuori” e metterla in risalto cambiando così tutta la ciotola e dandogli un altro significato che la distingue dai suoi simili. Ed in fondo è proprio così che va la vita, ognuno porta con sé delle ferite, che può decidere di nascondere( anche se in fondo sono sempre presenti e stonano con il resto) oppure accettarle e prenderne consapevolezza, dando così un senso a quelle cicatrici che diventano parte di te e sono un valore aggiunto alla tua vita. Ed essere quindi quello che sei veramente niente di chè in fondo(anzi la descrizione è pure troppo “poetica”) però mi piaceva condividerlo così cipresso 15x9 tornitura ed intaglio Michele 15 Michelangelo Colazzo Caronte 2 Caronte secondo in radica di Ulivo Iniziato in Agosto, finalmente asciugato e finito esterno graffiato a spazzola Misura finali: 60 x 45 x 22 cm. Finitura: Cera Vergine ad Encausto e lucidatura a spazzola 16 Davide Milani Candelabro Ieri mi avanzava una mezz oretta e come occuparla? Arriva mia cugina e zac: cugino fammi un candelabro quando hai tempo! Et voilá !! Trovato cosa fare!! 17 La trottola Viviamo in un epoca a dir poco meravigliosa. L’inesorabile avanzata del progresso, sotto tutti i punti di vista, ci offre quotidianamente agi e certezze che, guardando a ritroso di solo qualche decennio, sicuramente non avevamo. Entriamo in casa e parliamo ad un “bussolotto asettico” comandandogli di metterci la nostra musica preferita a volume 6. Gli chiediamo di accenderci i riscaldamenti se abbiamo freddo o le luci quando l’oscurità penetra dalle finestre. Al contempo, accendiamo un computer e ci pregiamo di immagini ad altissima definizione, in diretta dall’altra parte del mondo oppure, quasi in diretta, ma sempre ad ottima definizione, addirittura da pianeti distanti da noi milioni di chilometri. Ma ci commuoviamo se un immagine, un suono, un oggetto ci riporta al nostro passato, alla nostra infanzia, al ricordo dei nostri giochi di quando, interrompendoli, alzavamo lo sguardo verso una tv enorme ma con lo schermo piccolissimo. Una televisione che ci permetteva di guardare immagini a bassa definizione e addirittura in bianco e nero, quando i Kappa per poco ce li scordavamo pure ripetendo l’alfabeto a scuola. Eppure di quella televisione conserviamo oggi indelebili ricordi. E di quell’infanzia, a differenza di oggi, ne percepiamo gli odori. Gustiamoci il tutorial di Massimo, apprezziamone i consigli “tecnici”, magari cimentiamoci a riprodurne alcune, con la variante della nostra fantasia. Ma al termine, quando per testarne la buona riuscita, proveremo a farla girare, non neghiamo che per un attimo, con gli occhi leggermente socchiusi, abbiamo percepito l’odore leggero di quelle che da bambini ci regalavano le nostre nonne. a.b. Un Tutorial al mese
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