AIATL E Zine Marzo 2019 - Page 31 - 31 Nel frattempo i torni giravano. C’era un familiare Killinger utilizzato dagli amici valdostani per una dimostrazione con strumenti per la texture, molto interessante come didattica. Poi, sempre gli stessi, si sono alternati nell’utilizzo di utensile per lo scavo profondo. Poco distante, Massimo Maranini con il suo HolzMann ha dato ampia e accademica esibizione circa la costruzione di una penna, dalla A alla Z, come lo stesso aveva preannunciato ben prima dell’evento. E cosa dire del mini tornio autocostruito dalla stesso Vittorio, sfruttando il motore di un tergicristallo? Anch’esso utilizzato durante l’evento dal simpatico nipote di Vittorio che, già sicuro di sé, dirigeva, sotto l’egida di nonno, la sgorbia a profilare sul pezzo di abete. Poco distanti, su un altro bancone, un drappello di amanti lignei si prodigava, con gli opportuni utensili da intaglio, alla sagomatura di cucchiai, alla dimostrazione di affilatura, rigorosamente a mano e con pietre che arrivano fino alla 6000 di misura. Alle 10,30 la prima sosta enogastronomica. Un piccolo break che di piccolo non aveva assolutamente nulla. Né per il tempo né per la quantità di degustazioni. Lo gnocco fritto accompagnato da formaggi vari, con Parma a pochi chilometri che se la rideva; affettati di tutti tipi tra cui la spalletta scottata di Stefano da Madesano (con Parma che continuava a ridere), alici, salami, dolci, tavolata di miele di Brunino ….di tutto davvero. 33 Organizzazione perfetta. Uno di quegli eventi che ti lascia dentro una piacevolezza ed un benessere appaganti, per aver passato una giornata con persone simpatiche, immersi in quella passione che accomuna tutti gli amanti della tornitura e che assolutamente non disprezzano la buona cucina. Ripartiamo in tardo pomeriggio verso Grosseto. Non stanchi, nonostante i chilometri fatti e da fare. Felici di aver rivisto persone conosciute e incontrato nuovi amici. Ripartiamo grati dell’ospitalità di Vittorio e della sua famiglia e, in omaggio alla moglie Fiorenza mi piace concludere con una frase del concittadino “Poeta”: “Non può comprendere la passione chi non l’ha provata.” 36 Bruno Bologni Ciotola Con Vimini Da una idea di Steve Turner ho fatto questa ciotola alta cm. 18 larga 13 in pino marittimo e vimini con inserti di mm 6 in bosso per intrecciare il vimini c. & c. sempre graditi 37 Camillo Corsico Ciao A Tutti! Mi Presento! Ciao a tutti! Mi presento: Mi chiamo Camillo, scrivo da vigevano e ho 26 anni. Mi sono appassionato alla tornitura e voglio condividere i miei lavori con voi per consigli e informazioni di ogni genere. 38 Giuseppe Tuninetti Vaso Segmentato Finalmente dopo alcuni impegni lavorativi che mi hanno tenuto lontano dal tornio sono riuscito a fare un pezzo. Ho visto in rete alcuni lavori di Eli Polite che hanno attirato la mia attenzione. Questa è solo una prova,ci sono ancora alcuni particolari tecnici da risolvere,fatto tutto con troppa fretta e ho commesso alcuni errori ( gli anelli a segmenti sono costruiti con sei tessere invece di otto e ho usato piallacci di diverso colore sui listelli ), sicuramente i prossimi saranno meglio Diametro cm.10,5 X H 20 Finitura con lacca melaminica diluita spennellata e lucidata con straccio a tornio in moto. 39 Camillo Fella Porta Frutta Noce e Tasso diam. 36,5 h. 22 finitura turapori australiana. 40 Dario Brescia Portafrutta Quercia Rossa Ciao, svuotando il secchio dei trucioli, mi è apparsa questa! Visto che non mi pare sia arrivata in regalo, ne deduco di averla fatta io!!! Misure 21cm per 9,5 di altezza spessore 1,5cm finitura food safe oil Naturalmente nata senza progetto solo relax... Si è un pochino deformata stagionando, ed è un po’ spalted 41 Richard Coter Scatolina Acero e Padauk Ciao a tutti, non ci crederete ma sono riuscito a mettermi al tornio e a produrre qualcosa Ovviamente le mani vanno da sole e alla fine mi trovo sempre una scatolina Acero marezzato e Padauk, la barretta orizzontale è in ebano. Finitura Aussie oil il corpo e fondo turapori e carnauba tutto il resto. avevo fatto anche foto da aperta ma è sfocata. il coperchio l’ho voluto tenere leggermente ribassato, il supporto del pomello è tornito decentrato Grazie della visione 42 Richard Coter Vaso In Nespolo Questa è una tornitura di un po’ di tempo fa, tornito fresco e inondato di olio e lasciato ad asciugare, ho provato a vedere se la cosa funzionava, magari è un caso. certo il tutto era bello sottile, puntavo ad una semplice deformazione, ma la sorpresa finale è stata che la lampada mi ha illuso di avere uno spessore sul fondo che è risultato più spesso di quello che credevo. ho svuotato subito il piede da sotto con una sgorbia da scultura cercando di rimuovere più materiale possibile e pensato all’olio come “ritardante” dell’asciugatura. in questi giorni l’ho ripreso e carteggiato tutto, soprattutto fuori, dentro l’ho solo spagliettato sul fondo, ho pulito bene la parte alta che è la più visibile. finitura sempre olio, Finishing oil nello specifico. sarà +/25cm 44 Imparareatornire di Roberto Cecconello TecnicaTornire una scatola Con questa tornitura metteremo in pratica gli esercizi che avete svolto finora. Oltre alla sgorbia da sgrosso (cilindratura) useremo la sgorbia per profilare (modanatura) e un nuovo utensile:il troncatore. Lo affilerete sul pianetto della mola e direi che è abbastanza intuitivo;il vantaggio di aver scelto il troncatore piano e non a chicco d’orzo,sta nel fatto che con quello piano potete permettervi di avere i due taglienti anche leggermente dissimili (nel chicco d’orzo i taglienti devono essere obbligatoriamente speculari alla costola di mezzeria) Si parte. Cilindrate un pezzo di legno (nell’esempio Faggio,sempre preso dalla legnaia) lungo almeno 15/17 cm. e che vi permetta un diametro di almeno 7/8 cm. una volta cilindrato. Eseguita la cilindratura,come già descritto in precedenza,introduciamo una nuova operazione:”l’intestatura” (regolarizzazione) delle due teste del cilindro;dovrete,con il troncatore,portare esattamente a 90° rispetto alla lunghezza del cilindro,le due facce tonde. L’azione del troncatore:poggiautensili che permetta al troncatore in orizzontale di avere la punta che collima con il centro di rotazione;partenza con il tallone a sfiorare il legno (manico basso),si inizia ad incidere il legno e proseguendo nel taglio si alza il manico,”puntando” progressivamente al centro di rotazione.
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