leStrade_n8 9 - Page 21 - leStrade. Autostrade, Aeroporti, Ferrovie. Fascicolo di Settembre 2019. LS19 FOCUS Il Futuro/La Responsabilità Procedure ed esperienze ferroviarie al servizio delle nuove Smart Road S e per Smart Road si intende una strada intelligente, non c’è dubbio che essa non è un’“invenzione” moderna, perché i Romani, che fecero della strada lo strumento primario di governo degli immensi territori da essi conquistati, avvertirono la necessità e l’utilità che le loro strade fossero in grado di informare chi le percorreva. La risposta intelligente a questa esigenza fu l’Aureum Miliarum, che l’Imperatore Augusto pose nel foro, stabilendo che da quel punto, lungo tutte le strade, ogni 1.000 passi romani, venissero eretti i “miliaria”, imponenti cippi di pietra di forma cilindrica, con diametro 30/50 cm e altezza fino a 2 m. Sui cippi, all’iniziale funzione di marcare le distanze progressive, si aggiunsero indicazioni ed epigrafi, che ricordavano ai viandanti i nomi e le gesta dei costruttori. Al termine delle strade più importanti, opere maestose celebravano la gloria degli imperatori che avevano realizzato l’itinerario. Le informazioni “intelligenti” che la strada di allora poteva offrire al viandante erano riferite alle distanze, alle destinazioni possibili e alla conoscenza della denominazione della stessa, che, spesse volte, ricordava chi le aveva costruite o l’imperatore che l’aveva voluta, messaggi che inducevano soggezione e rispetto per la struttura. E il rispetto per la struttura era il primo fattore di tutela e di cura della strada, alle quali era preposto una delle figure del Curator Civitatis, figura che assumeva denominazioni diverse a seconda della funzione alla quale era preposto: a. Curatores viarum (strade extraurbane) b. Curatores aquarum (acquedotti e terme) c. Curatores aedium sacrarum operum locorumque publicorum (luoghi pubblici e permessi, ad esempio per erigere una statua) d. Curatores riparum et alvei tiberis et cloacarum (argini e alveo del Tevere, rete fognaria). I curatores erano fiduciari del prìnceps e venivano scelti tra persone di alto rango (generalmente, provenivano dal ceto senatorio e la loro nomina richiedeva un formale consenso del Senato). Caduta Roma, scomparvero i curatores e le strade andarono in rovina. Valori stradali da tutelare Questa visione di tutela della strada, come condizione primaria per garantirne efficienza e sicurezza, è stata ripresa nel 1933 con il T.U. della Tutela delle Strade, prima raccolta organica di norme destinate alla circolazione stradale, adottata dopo l’avvento del veicolo a motore, la cui disciplina ne costituiva parte rilevante. La scelta di definire la raccolta come “Testo Unico delle norme per la tutela delle strade e per la circolazione” è significativa di una visione razionale della gerarchia dei valori da tutelare. Secondo questa visione, solo tutelando la strada è possibile tutelare chi la percorre, sia in termini di efficienza che di sicurezza. Il Testo Unico 1740 dedicava l’articolo 1 agli “Atti Vietati”, elencando tutte quelle attività e comportamenti che avrebbero potuto danneggiare la strada, e con quelli successivi definiva procedure speciali, mirate a garantire il rapido ripristino della funzionalità e della sicurezza della circolazione. Queste norme, nel 1959, quando veniva emanato il DPR 393, primo “Testo Unico delle norme sulla circolazione stradale”, furono salvate e lasciate in vigore. Le stesse furono abrogate solo dal Codice attuale, adottato con D.Lgs 285 del 1992, ma trasferite nel Titolo II dello stesso, che restava immutato sino al 2011, quando il D.Lgs 35 recepiva a Direttiva 96/2008, e introduceva l’obbligo di gestione della sicurezza, a partire dal 2016, per le strade della rete TEN-T e dal 2020, per la rimanente rete viaria. La vecchia disciplina dei Poteri, dei Compiti e delle Responsabilità degli Enti proprietari e Concessionari, contenuta nell’articolo 14 del Codice della Strada, che riprendeva l’originaria disciplina del titolo I del Codice della Strada del 1933, con l’avvento dell’obbligo di gestione della sicurezza, le cui linee guida sono fissate col decreto del MIT del 2 maggio 2012, segna l’inizio di un mondo nuovo. Laboratorio ANSFISA: le analogie strada-ferrovia Gestire la sicurezza, infatti, significa avere il monitoraggio costante delle condizioni della strada e intervenire prima che si verifichino eventi infortunistici, non dopo. I parametri della concentrazione limite dell’incidentalità per tratto, l’obbligo delle ispezioni, la determinazione dei parametri per la gestione dei flussi e la rilevazione costante delle condizioni ambientali segnano una nuova frontiera, che ha già portato alla creazione di nuovi Organismi dedicati alla sicurezza infrastrutturale. Sotto la spinta emotiva suscitata da eventi tragici, come il crollo del ponte Morandi di Genova, il legislatore ha creato per esempio l’ANSFISA-Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, che a partire dal 1° dicembre 2018 vigila sulla sicurezza del sistema ferroviario nazionale e delle infrastrutture stradali e autostradali, riferendo, queste ultime, proprio agli adempimenti correlati al D.Lgs 35 del 2011, rimasto finora disatteso. L’accorpamento delle funzioni di sicurezza delle infrastrutture ferroviarie e stradali nella stessa Agenzia, che assorbe quelle dell’ANSF (Agenzia per la sicurezza ferroviaria) è significativa dell’acquisita consapevolezza delle profonde analogie che interesseranno i due sistemi di gestione e, contrariamente a quanto possa apparire a un analista superficiale, quello ferroviario sarà il riferimento certo per definire le modalità di gestione della sicurezza stradale, attualmente solo previste da una legge ed esplicitate in una norma tecnica, priva tuttavia di applicazione pratica e non solo. Nuovi poteri (dei gestori) e obblighi (dei conducenti) Il tema si presenta affascinante per le analogie tra i due mondi, sempre più simili per il venir meno, nelStradeeDiritto 8-9/2019 ©ansf.gov.it 6. La sicurezza come motore dell’innovazione infrastrutturale di ferrovie e strade 16_20_RUBRICA BALDUINO.indd 19 13/09/19 17:20 20 Strade e Diritto la circolazione stradale della discrezionalità tipica, riconosciuta al conducente nel determinare la condotta di guida. Nel mondo ferroviario, il preposto alla “guida”, non a caso, in gergo, si chiamava macchinista per esprimerne a funzione, dedicata a gestire la macchina, non a determinare le manovre, le fermate, le soste e la velocità, da sempre nella disponibilità del gestore della rete. La circolazione stradale, al contrario, era ed è il settore della vita sociale nel quale sono riconosciuti livelli elevatissimi di discrezionalità. L’attore principale, ancora oggi, è il conducente che liberamente si determinava nella partenza, nella velocità, nell’itinerario, nelle soste e nelle mete, ma tutto ciò è incompatibile con l’obbligo di gestione, in capo agli enti proprietari e Concessionari di strade e di autostrade. Questo obbligo di gestione, che attualmente si manifesta solo con provvedimenti di chiusura della strada e di riduzione degli spazi, per lavori, opere o cantieri, potrà crescere nella misura in cui sarà ridotta, in egual misura, la discrezionalità degli automobilisti, mediante provvedimenti immediatamente imperativi, adottati del Gestore della rete stradale, quando si siano verificate le condizioni che li impongono, altrimenti resterà cosa vuota o, peggio, astratta previsione normativa, invocabile unidirezionalmente dai conducenti verso i gestori delle strade, per chiederne il riconoscimento di responsabilità “a prescindere”. La sicurezza, infatti, potrà essere gestita solo se sarà preceduta da innovazioni normative, molto profonde che dovranno prevedere , come avviene nel mondo ferroviario, nuovi poteri dei gestori e corrispondenti obblighi per i conducenti dei veicoli stradali. Attualmente, in maniera paradossale, nessuno si è posto il problema, per esempio, di dover consentire al Concessionario autostradale di imporre limiti di velocità inferiori a quelli previsti dalla legge o dalla segnaletica stradale, quando fossero rilevate volumetrie di traffico o altre condizioni ambientali che richiedano, per “gestire la sicurezza”, di essere adottati ed imposti. Il nostro Codice della Strada non prevede tale possibilità, anche perché finora nessuno l’ha mai richiesta, in ossequio a quel principio di saggezza , secondo il quale “meno si fa e meno si sbaglia”. La segnaletica stradale infatti, che è lo strumento universale e codificato per imporre obblighi, divieti e limitazione alla circolazione, è apponibile con le procedure standard, che non comprendono provvedimenti imperativi immediati, da parte dell’ente proprietario. Questa impossibilità di imporre limiti di velocità diversi da quelli segnalati dalla cartellonistica, divieti di sorpasso laddove non erano previsti, divieti o obblighi di non occupare corsie o di portarsi su una di esse, è la negazione di ogni possibilità di gestione dinamica dei flussi. E la cosa “strana” è che nessuno ha mai reclamato questi poteri, anche perché essi andrebbero poi esercitati secondo procedure che facciano risalire la responsabilità decisionale non certo alla tecnologia, ma a un funzionario, dotato di poteri adeguati. Questa poca attenzione all’esercizio dei poteri degli Enti proprietari e dei Concessionari autostradali è così diffusa e consolidata che molti non ne avvertono la necessità, fino a offrire un panorama variegato di modalità di procedure decisionali, che portano anche a provvedimenti impegnativi, come la chiusura di tronchi autostradali. Questi provvedimenti, per la loro legittimità, devono essere adottati, secondo le procedure degli articoli 5, 6 e 7 del CdS, che ne disciplinano le ragioni e le competenze e, nel caso di inosservanza, non basta invocare la sicurezza, facendo affidamento sul potere miracolistico della stessa. Patrimonio procedurale In questo panorama, le procedure di gestione della circolazione e della sicurezza ferroviaria, costituiscono un patrimonio di certezze gestionali, frutto di tecnologie avanzatissime e di saggezze operative accumulate, le sole in grado di ridurre le discrezionalità dei conducenti degli attuali veicoli stradali, già dotati di sistemi che influiscono sulla guida (ADAS) e dei futuri conducenti/supervisori dei veicoli a guida autonoma, come condizione ineludibile di effettività e di responsabilità delle misure di gestione della sicurezza stradale. nn 8-9/2019 leStrade 7, 8. Dal macchinista ferroviario al conducente di veicoli autonomi: due figure destinate ad avere sempre più punti in comune 7 8 9. Smart Road: il futuro dietro l’angolo è alla ricerca di fondamenta normative. Può trovarle, per esempio, nella nostra tradizione stradale ma anche ferroviaria 16_20_RUBRICA BALDUINO.indd 20 13/09/19 17:20 monitoraggio infrastrutture > deformazioni o cedimenti > ispezione strutture e calcestruzzi > ricerca di vuoti, ammaloramenti o distacchi Georadar, georadar 3D, interferometri e tecnologie per: monitoraggio ambientale > frane, argini, cedimenti o smottamenti > rilievo di strutture sommerse, fondali, argini manutenzione strade > analisi spessore delle pavimentazioni > mappatura 3D di sottoservizi e cavità > rilievi pre-scavo, OBI (UXO) e vuoti Sottocontrollo. Courtesy:DetectionSolutions–Auckland,NewZealand CODEVINTECTecnologie per le Scienze della Terra e del Mare tel. +39 02 4830.2175 | info@codevintec.it | www.codevintec.it LeStrade_sett19_240x148_Esec_21.08.19.indd 1 21/08/2019 16:58:38 8-9/2019 leStrade Osservatorio ANAS L’innovazione per migliorare l’efficienza energetica Focus sul progetto Energy Efficiency 4.0 & Smart Building sviluppato nell’ambito di Open Italy C ontinua per il terzo anno consecutivo l’impegno di Anas in ambito Open Innovation con la partecipazione al programma Pen Italy ITALY di ELIS, incentrato in questo momento sulla fase di Co-Innovation. La fase di Co-innovazione prevista dall’edizione 2019 è entrata nel vivo alla fine del maggio scorso con il kick-off a cui hanno preso parte 90 partecipanti, riuniti in 12 team, che hanno lavorato nella pianificazione dei 12 progetti da sviluppare nell’arco di 12 settimane. In particolare, Anas ha selezionato la PMI innovativa Smart Domotics per migliorare l’efficienza energetica dei propri impianti, attraverso una soluzione non invasiva per la raccolta dati e una piattaforma di elaborazione che consente di ottimizzare il consumo energetico e l’utilizzo degli impianti. Il progetto “Energy Efficiency 4.0 & Smart Building” si focalizza su due diversi scenari: gallerie e sedi aziendali Anas. Dopo l’installazione, le attività proseguono ora con l’avvio della fase di monitoraggio. Il progetto sarà presentato il 23 ottobre a Milano alla Finale Open Italy presso Smau, partner del programma, alla presenza di oltre 400 ospiti tra cui i CEO delle Corporate partecipanti a Open Italy. Nell’ambito del programma, le grandi imprese si impegneranno a contrattualizzare le Startup/Scaleup/PMI innovative che avranno dimostrato, durante la fase di Co-Innovazione dell’edizione 2019, i molteplici vantaggi in termini di innovazione ed efficienza della soluzione. Open Italy è il progetto del Consorzio ELIS che favorisce il dialogo e la collaborazione tra le grandi imprese, le Startup italiane e i giovani talenti appassionati d’innovazione grazie alla creazione di un canale di sviluppo del business. Il programma sancisce accordi commerciali e di vendita tra grandi aziende e startup innovative con la definizione e l’inserimento delle loro soluzioni nel portfolio delle grandi imprese. La prima ediMario Avagliano Responsabile Relazioni Esterne Anas SpA zione, nata nel 2017 durante il semestre di Presidenza Anas del Consorzio ELIS, ha lanciato alle aziende consorziate una nuova sfida: raccogliere e supportare il potenziale innovativo delle Startup e portare all’interno delle aziende la loro spinta innovatrice. La sfida è stata colta: Open Italy 2017 ha avviato 10 progetti di co-innovazione assegnan22 do alle Startup coinvolte oltre un milione di euro di commesse. L’edizione 2018 ha visto aumentare del 50% il valore del programma nel suo complesso. Il programma 2019 è decollato lo scorso 13 dicembre alla presenza di 40 Corporate di cui ben 14 Amministratori Delegati, 32 tra acceleratori, incubatori, centri di ricerca e Junior Talent ELIS. nn 2 1 ©AnasSpA©AnasSpA 1, 2. Open Italy: gruppi di co-innovazione al lavoro 22_23_OSSERVATORIO ANAS.indd 22 13/09/19 17:22 CoordinamentiTerritoriali Dalle prime ore del 4 settembre scorso il personale Anas, rocciatori e tecnici specializzati sono stati al lavoro per le operazioni di disgaggio dei massi pericolanti sulla pendice di Bormio (Sondrio), lungo la strada statale 38 “dello Stelvio”. Già le prime ispezioni, effettuate nelle ore successive al cedimento, avevano evidenziato la necessità di intervento su alcune placche di materiale instabile che necessitano di rimozione o consolidamento. La statale 38 “dello Stelvio” è stata interessata nel pomeriggio e nella notte del sabato precedente da un fenomeno di caduta massi, alcuni dei quali avevano raggiunto la carreggiata stradale. Il franamento, stimato in un volume complessivo superiore ai milleduecento metri cubi, era stato limitato dalle reti installate sul ciglio della strada e dai valli di contenimento, realizzati alla base della pendice rocciosa per raccogliere eventuali movimenti di frana. I rocciatori hanno raggiunto la sommità della parete tramite l’elicottero. L’area di lavoro si trovava infatti a oltre 300 m di altezza sul versante prospiciente la carreggiata stradale. Prima del disgaggio i tecnici Anas avevano inoltre effettuato ulteriori sopralluoghi necessari a pianificare l’intervento di installazione di una rete paramassi che consentirà di mettere in sicurezza la statale in corrispondenza del fronte di frana. ■ Liguria, interventi in provincia di Imperia In vigore fino al 30 settembre il senso unico alternato diurno in corrispondenza delle gallerie Cima di Rovere e Noceire, lungo la strada statale 20 “del Colle di Tenda e di Valle Roja” tra località Trucco (km 138,220) e Airole (km 143,050), in provincia di Imperia. A partire dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre la limitazione sarà infatti attiva nel solo orario notturno compreso fra le ore 22:00 e le ore 6:00 del mattino successivo e consentirà di ultimare le lavorazioni in progetto tramite l’esecuzione delle attività di finitura. Gli interventi nelle due gallerie, per un investimento complessivo che ammonta a circa 11 milioni di euro, prevedono la realizzazione di una nuova rete di drenaggio contro lo sversamento accidentale di liquidi infiammabili, l’adeguamento delle vie di fuga, la sostituzione delle lampade esistenti con LED a risparmio energetico, il rifacimento dell’illuminazione di sicurezza con installazione di una nuova cabina elettrica attrezzata, il rifacimento dei cablaggi aerei, interrati ed esterni, la realizzazione di un nuovo impianto antincendio con installazione di termocamere, l’installazione di un nuovo impianto di ventilazione, la realizzazione dell’impianto di telefonia con colonnine SOS e l’impianto di diffusione sonora in galleria, l’installazione di pannelli a messaggio variabile e di telecamere. Tutti i sistemi saranno inoltre interconnessi tramite fibra ottica. ■ Umbria, avanzano i lavori sull’itinerario stradale E45 Avanzano i lavori di risanamento profondo della pavimentazione sulla strada statale 3bis “Tiberina” (E45) nell’ambito del piano di riqualificazione dell’itinerario E45-E55 Orte-Mestre, avviato da Anas a partire dal 2016 per un investimento complessivo di 1,6 miliardi di euro di cui 600 milioni nel tratto umbro da Orte a San Giustino. Il completamento di questa fase è previsto entro il 20 ottobre. I lavori consistono nella completa rimozione della vecchia pavimentazione, nel consolidamento degli strati profondi e nel rifacimento ex novo della sovrastruttura stradale, compresa la sistemazione idraulica della piattaforma e il rifacimento della segnaletica orizzontale. L’entità consistente degli investimenti previsti e dei lavori da eseguire, senza alcun precedente rispetto al passato, ha già garantito e garantirà ulteriormente un sensibile miglioramento del livello di servizio e delle condizioni di sicurezza dell’infrastruttura, rendendo necessario un calendario di cantieri molto denso per realizzare gli interventi in tempi accettabili. Statale 38, effettuate le operazioni di disgaggio del versante roccioso di Bormio (Sondrio) LS23 8-9/2019 3, 4. Dalle ispezioni alle operazioni: intervento Anas in Valtellina ©AnasSpA ©AnasSpA 3 4 22_23_OSSERVATORIO ANAS.indd 23 13/09/19 17:22 Passo avanti per la Napoli-Bari Ancora un passo in avanti per la realizzazione della Napoli-Bari. È stato pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il bando di gara relativo al tratto di linea Telese-San Lorenzo MaggioreVitulano (20 km). L’importo a base d’asta è di 500 milioni di euro. Il raddoppio del tratto di linea FS Italiane, costituita dai due lotti funzionali Telese-San Lorenzo e San Lorenzo-Vitulano, garantirà un aumento di capacità e di regolarità. Contestualmente saranno eliminati tutti i passaggi a livello esistenti sulla linea. Con la pubblicazione del bando di gara, proseguono spedite le attività per la nuova linea: sulla Napoli-Cancello e sulla Cancello-Frasso i lavori sono già in corso; sulla Frasso-Telese e sulla Apice-Orsara sono in corso i lavori propedeutici; per la Orsara-Bovino è in corso la Conferenza dei Servizi con gli enti locali; tra Foggia e Bari sono in corso interventi tecnologici per velocizzare i collegamenti mentre i tratti Vitulano-Apice, Bovino-Cervaro e la bretella di Foggia sono già attivi. Tutti i lotti dell’itinerario Napoli-Bari saranno appaltati ed avviati alla fase realizzativa entro il 2020. FSITALIANE.IT 8-9/2019 leStrade 24 News Attualità Il ruolo chiave dei geologi In occasione del primo anniversario dal crollo del ponte Morandi di Genova, il 14 agosto dello scorso anno in cui persero la vita 43 persone, c’è un’importante novità che arriva da uno studio del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena. Nel dossier si dimostra come la struttura abbia iniziato a deformarsi quattro anni prima del cedimento e che negli ultimi mesi prima del crollo le deformazioni siano aumentate. Una causa che sarebbe innanzitutto geologica e poi strutturale. “Lo studio, al quale ha partecipato anche un geologo italiano del ministero dell’Ambiente pone il dubbio che la tragedia, forse, si sarebbe potuta evitare”, afferma Domenico Angelone, tesoriere del Consiglio Nazionale dei Geologi. Alla luce del documento si evidenzia come il ruolo del geologo - dichiara Angelone in una nota stampa diffusa dal Consiglio Nazionale dei Geologi - sia fondamentale nell’analisi delle condizioni geologiche e geomorfologiche delle aree destinate ad ospitare opere infrastrutturali, come nel caso del ponte Morandi di Genova. Un terreno morfologicamente fragile dal momento che, tra il marzo 2017 e agosto 2018, aveva già subito delle deformazioni strutturali per motivazioni legate al sottosuolo, in particolare sotto alla pila che poi è crollata, la numero 9. “Oggi è possibile sapere che la struttura del viadotto fosse fragile, ma non si può dire con certezza se il disastro si sarebbe potuto evitare. Sicuramente il lavoro del geologo sarebbe stato cruciale in precedenza – e non soltanto dopo il cedimento - al fine di verificare le condizioni morfologiche del terreno sul quale poggiava il viadotto”, conclude il geologo molisano. Dello stesso parere anche Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi che sottolinea la crucialità del lavoro del geologo. “Già in passato abbiamo evidenziato che circa il 90 per cento delle problematiche legate alle infrastrutture italiane sono determinate non da fattori strutturali, ma da criticità idrogeologiche, come ad esempio il crollo del ponte sul Rio Santa Lucia tra Cagliari e Capoterra”, spiega Peduto che critica anche l’iniziativa dello scorso anno avanzata dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli di reclutare solo ingegneri per controllare e verificare lo stato delle infrastrutture del Paese. “Un’iniziativa che poteva essere encomiabile – dice il Presidente CNG – ma l’unica figura del professionista ingegnere non può essere esaustiva per la verifica della sicurezza delle opere pubbliche. In tal senso andrebbe conferita maggiore importanza al ruolo del geologo per attuare, in maniera compiuta ed efficace, azioni volte alla mitigazione dei rischi ambientali in tutte le fasi legate al settore della costruzione comprese quelle della corretta manutenzione”, conclude Peduto. CNGEOLOGI.IT News Attualità Notiziario chiuso il 9 Settembre 2019 NewsAttualità 24_26_NEWS ATTUALITA.qxp_cittaeterritorio 13/09/19 17:23 Pagina 24 LSLS 8-9/2019 25LSLS Infrastrutture in Lombardia Riflettori su una delle Regioni Olimpiche, la Lombardia, la cui giunta regionale a fine giugno ha approvato una manovra di assestamento del bilancio da 1 miliardo e 800 milioni di investimenti per il triennio 2019-2021 che metterà tra le sue priorità sanità, infrastrutture per mobilità, ambiente, sicurezza del territorio e imprese. “Nella nostra proposta confermiamo l’impegno a migliorare le infrastrutture per la mobilità - ha sottolineato l’assessore al Bilancio Davide Caparini - autorizzando 600 milioni di euro per la Pedemontana lombarda e 283 milioni per il prolungamento della Metropolitana 5 da Milano a Monza. Quest’ultimo investimento, per incentivare la mobilità sostenibile e migliorare la qualità dell'aria, si aggiunge ai numerosi interventi programmati per la tutela ambientale e la prevenzione del rischio idrogeologico”. Intanto, l’11 luglio (foto in alto a sinistra) si è riunito a Palazzo Lombardia il primo Tavolo tecnico per le Olimpiadi. Presente Giovanni Malagò, presidente del Coni. Alla riunione hanno partecipato i membri della Commissione del CIO che accompagnerà nei prossimi anni il percorso di Milano-Cortina 2026. Con loro anche i componenti del Comitato esecutivo che si è occupato della candidatura italiana, tra cui Antonio Rossi, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega ai Grandi eventi sportivi. “I prossimi incontri - ha chiarito Rossi - interesseranno vari tavoli tecnici, in cui saranno trattati diversi temi, a partire dai trasporti. Poi l’appuntamento ufficiale più importante sarà quello del 1011 dicembre, qui a Milano, in cui è previsto anche un momento con il presidente del CIO, Thomas Bach, e a cui penso ci presenteremo già con una struttura operativa definita”. Tra i temi affrontati l’11 luglio c'è stato quello dei collegamenti tra le sedi delle gare in Valtellina e Milano. “C’è tanto da fare per la Lombardia. Il territorio - ha sottolineato Rossi - chiede delle infrastrutture e l'appuntamento con i Giochi ci permetterà di velocizzare alcuni processi. Penso per esempio a importanti opere viarie stradali già programmate, come il completamento della tangenziale di Sondrio, o ad altre di tipo ferroviario. Abbiamo già in progetto una serie di lavori che permetteranno di ridurre sensibilmente la durata del viaggio tra Milano e Tirano, ma è solo l’inizio”. Altre notizie infrastrutturali della prima estate olimpica lombarda: la Giunta regionale ha stanziato 3,1 milioni di euro per realizzare una serie di opere viabilistiche nel territorio comasco (la costruzione, a Cantù, di un nuovo ponte sulla Milano-Chiasso lungo la SP 34 in località Asnago, l’eliminazione del semaforo di Vertemate lungo la SP ex SS 35 dei Giovi e la manutenzione straordinaria del viadotto di Merone sulla SP41 Valassina). Quindi sempre la Giunta, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi (foto a destra), ha approvato uno stanziamento di 4 milioni di euro per cofinanziare l’eliminazione di tre passaggi a livello nel Comuni di Lomazzo e Rovellasca (Como), sulla linea ferroviaria Saronno-Como di FerrovieNord. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 5 milioni di euro. Il Comune di Rovellasca contribuirà con il milione rimanente. Sarà realizzato un sottopasso veicolare in località Manera comprensivo di una pista ciclopedonale in sede protetta, oltre alla creazione di un nuovo accesso dotato di rampe di connessione al sottopasso pedonale della stazione di Rovellasca-Manera al fine di facilitare gli spostamenti delle persone con mobilità ridotta. Secondo il cronoprogramma, i lavori inizieranno nell’autunno 2019 e dureranno un anno. REGIONE.LOMBARDIA.IT LSLS NewsAttualità 24_26_NEWS ATTUALITA.qxp_cittaeterritorio 13/09/19 17:23 Pagina 25 Cambiamento alle Infrastrutture Via al Governo Conte Bis, il 5 settembre scorso. Nuovo Ministro delle Infrastrutture e Trasporti è l’Onorevole Paola De Micheli, che sostituisce il Senatore Danilo Toninelli. leStrade porge i suoi calorosi saluti al secondo e augura buon lavoro alla prima, che, insieme a tutto il Governo, ha prestato giuramento nella mattina del 5 al Palazzo del Quirinale, di fronte al Capo dello Stato, pronunciando la formula di rito. Tra gli ultimi atti del dicastero Toninelli, datato 3 settembre, ci fa piacere citare la firma del DM che attua la norma del decreto Sblocca Cantieri per il finanziamento di interventi infrastrutturali in Comuni sotto i 3.500 abitanti. Il decreto, che ad inizio agosto aveva ottenuto l’ok dalla Conferenza unificata, individua le modalità e i termini di accesso al finanziamento per lavori di immediata cantierabilità relativi a: manutenzione di strade, illuminazione pubblica, strutture pubbliche comunali e abbattimento delle barriere architettoniche. Le risorse a disposizione, non utilizzate dai precedenti programmi per i piccoli comuni, sono 7.535.118,69 di euro e verranno utilizzati per finanziare i suddetti interventi, su richiesta dei singoli enti, in 1.152 comuni che hanno meno di 3.500 abitanti. L’importo massimo finanziabile per intervento è stato individuato in 200.000 euro (di cui fino a 150.000 euro per lavori, e fino a 50.000 euro per somme a disposizione). Ma conosciamo meglio la nuova titolare del MIT. Piacentina, Laureata in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano, Paola De Micheli è manager del settore agroalimentare e politica d’esperienza, nelle fila del PD. Già assessore al Comune di Piacenza, è entrata in Parlamento come deputata nella XVI Legislatura ed è stata rieletta nella XVII. Dal 17 aprile 2019 è vicesegretario (insieme ad Andrea Orlando) del Partito Democratico guidato da Nicola Zingaretti. Durante il Governo Renzi ha ricoperto l’incarico di Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, una posizione riconfermata con il Governo Gentiloni. Nel settembre 2017 è succeduta a Vasco Errani nella carica di commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016. MIT.GOV.IT La strada ferrata trasporta l’acciaio Al via un nuovo servizio per il trasporto ferroviario di acciaio in Italia e all’estero. Lo prevede un accordo siglato fra Mercitalia Rail (Polo Mercitalia-Gruppo FS Italiane), la maggiore impresa ferroviaria merci italiana e una delle più grandi in Europa, e il Gruppo Marcegaglia, leader mondiale nella trasformazione dell’acciaio. L’intesa ha una durata quadriennale (20192022). Il servizio prevede circa 30 treni a settimana (utilizzando le nuove locomotive elettriche “performanti” di Mercitalia Rail e i nuovi carri “intelligenti” porta coils) su flussi nazionali, principalmente sulla relazione Ravenna-Gazoldo degli Ippoliti/Casalmaggiore, e internazionali fra Italia e Germania/Polonia/Serbia. Complessivamente l’impegno di Mercitalia Rail si tradurrà in circa 1,3 milioni di tonnellate di acciaio trasportate su ferro ogni anno con evidenti benefici anche in termini di sostenibilità ambientale. Nel 2018 i servizi di Mercitalia Rail da e per Marcegaglia sono stati equivalenti allo spostamento dalla strada alla ferrovia di circa 75mila Tir, con un risparmio di circa 27mila tonnellate di emissioni di CO2 nell’ambiente. L’accordo getta anche le basi per lo sviluppo di nuovi progetti logistici che le due società si sono impegnate a concretizzare insieme. MERCITALIARAIL.IT MARCEGAGLIA.COM 8-9/2019 leStrade News Attualità Collaborazione “attestata” “Rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla sua squadra di Ministri e in particolare al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, al Ministro all’Innovazione tecnologica e digitalizzazione, Paola Pisano e al Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone”. È quanto ha dichiarato Tiziana Carpinello, Presidente di UNIONSOA, l’Associazione Nazionale Società Organismi di Attestazione. “Il complesso dossier sull’attuazione delle modifiche di recente introdotte al codice degli appalti passa ora al Ministro De Micheli. Auspichiamo che il lavoro svolto nel corso di questi mesi sul tema non vada perso. Si è appena conclusa, infatti, la consultazione del MIT utile alla stesura del regolamento unico di attuazione del codice. Si tratta di un provvedimento fondamentale sul quale speriamo la nuova squadra di Governo possa mettersi al lavoro da subito. Siamo disponibili e pronti a collaborare con il nuovo Governo senza dimenticare la necessità di implementare la trasparenza nelle procedure ad evidenza pubblica e l'efficacia dell’azione della pubblica amministrazione”. UNIONSOA.NET Cronache Romane In collaborazione con Informazioni Parlamentari www.infoparlamento.it 26 Cronache Romane 24_26_NEWS ATTUALITA.qxp_cittaeterritorio 13/09/19 17:23 Pagina 26 28 Sogno panoramico che diventa realtà Stiamo parlando del Goldenpass Express, il treno panoramico che il prossimo anno diventerà realtà in Svizzera. Dal 13 dicembre 2020, quattro milioni di turisti all’anno potranno spostarsi godendo finalmente dei panorami ai confini delle Alpi Vodesi e Bernesi a bordo dei nuovi treni ridisegnati da Pininfarina per la società ferroviaria MOB (Montreux Oberland Bernese). Il Goldenpass Express collegherà precisamente tre principali attrazioni turistiche della Svizzera: Montreux, Gstaad e Interlaken, aumentando l’attrattiva di tre poli turistici. Una sfida resa possibile da un rivoluzionario carrello a scartamento variabile che consentirà di passare in pochi secondi dalla rotaia stretta (1m da Montreux a Zweisimmen) alla rotaia normale (1,43 m da Zweisimmen a Interlaken), permettendo ai viaggiatori di non cambiare treno alla stazione di Zweisimmen. “Con il Goldenpass Express affrontiamo una spettacolare sfida tecnologica passando dal calibro stretto a quello normale. Volevamo che questo treno turistico fosse bello ed elegante. Ecco perché l'abbiamo affidato a Pininfarina, una delle aziende di design più prestigiose al mondo”, commenta Georges Oberson, Direttore Generale di MOB. La proposta Pininfarina consente di mantenere una grande vetrata che regala ai viaggiatori una piacevole esperienza grazie a una vista frontale di forte impatto. Le caratteristiche delle finestre dei futuri treni permettono di evitare qualsiasi riflesso o riverbero sulle foto scattate dai passeggeri. “Trovarci di fronte a nuovi standard di sicurezza - spiega Alfredo Palma, Design Project Manager Pininfarina – è stato stimolante per la nostra creatività”. goldenpass.ch pininfarina.it Il BIM italiano in cima al mondo Tra i finalisti del concorso “Year in Infrastructure 2019” per i progressi digitali nelle infrastrutture emerge anche Italferr, candidata con il progetto: Il nuovo Viadotto Polcevera (Ponte Morandi) - Genova, Liguria, Italia. A darne annuncio è la società di sviluppo software Bentley Systems, organizzatrice della kermesse. Il premio, specifica il fornitore, è un riconoscimento dello straordinario lavoro svolto a livello internazionale dagli utenti delle soluzioni Bentley nella promozione di aspetti come progettazione, costruzione e gestione infrastrutturali. I vincitori saranno annunciati nel corso della conferenza “Year in Infrastructure 2019” organizzata dalla stessa Bentley dal 21 al 24 ottobre a Singapore. I membri della giuria hanno selezionato 54 finalisti tra le 571 candidature inviate da oltre 440 organizzazioni di più di 60 Paesi italferr.it Autostrada all’avanguardia Kapsch TrafficCom estende la gestione dei pedaggi in Europa dotando l’autostrada greca di Olympia Odos, tra le più importanti concessioni autostradali in Grecia, con 30 stazioni di sconto per il flusso libero. Il contratto è stato assegnato dal Gruppo canadese IBI (che ha un contratto con la JV Apion Kleos Construction JV di Olympia Odos) che si avvale del supporto tecnico di Kapsch per l’assistenza e la manutenzione, sulla base di un accordo annuale. L’aggiornamento offrirà il primo modello tariffario basato sulla distanza in Grecia, disponibile per tutti gli utenti dell’ETC (Electronic Toll Collection) del sistema di pedaggio greco. Il nuovo modello è considerato un sistema “ibrido” o “sconto”. La nuova soluzione prevede lo sviluppo di 30 rampe d’ingresso e di uscita, con stazioni di pedaggio e applicazione delle norme per il rilevamento e la classificazione dei veicoli in transito. kapsch.net NewsProdotti 8-9/2019 leStrade News Prodotti 28_31_NEWS PRODOTTI.qxp_cittaeterritorio 13/09/19 17:24 Pagina 28 Cambiare per vincere CNH Industrial ha presentato lo scorso 3 settembre a Wall Street, nell’ambito dell’Investor Day, il piano quinquennale 20202024 “Transform 2 Win” (“Cambiare per vincere”) per tutti i brand del Gruppo. La nuova realtà societaria, dopo l’approvazione da parte degli azionisti prevista per il prossimo anno, sarà quotata alla Borsa di New York e a quella di Milano. Il secondo pilastro del piano strategico riguarda l’investimento di 250 milioni di dollari nella Nikola, una start-up statunitense specializzata nella tecnologia dell’idrogeno applicata ai mezzi di trasporto pesanti a propulsione elettrica. Tra i punti chiave del piano quinquennale troviamo: l’aumento del fatturato con un tasso di crescita annuo composto del 5 per cento; una significativa crescita degli investimenti annui per lo sviluppo prodotto per tutti i segmenti, per un totale di 13 miliardi di dollari nel corso del piano fino al 2024; un margine EBIT adjusted delle Attività Industriali all’8% entro il 2022 e al 10% entro il 2024, con EBIT adjusted più che raddoppiato rispetto ai livelli attuali; un rendimento sul capitale investito delle attività industriali previsto al 20% (in crescita di 600 punti base rispetto al 2018) e risultato diluito per azione adjusted in crescita da 0,86 dollari (valore medio previsionale per il 2019) a 2 dollari entro il 2024. Il piano inoltre prevede la separazione delle attività “On-Highway” (segmenti veicoli commerciali e powertrain) e “Off-Highway” (segmenti agricoltura, costruzioni e veicoli speciali), che risulterà nella creazione di due società quotate, entrambe leader globali nei rispettivi settori. Nell’ambito della strategia “Transform 2 Win”, CNH Industrial ridurrà i costi operativi e aumenterà l’efficienza dell’insieme delle proprie attività attraverso la realizzazione di azioni di ristrutturazione mirate e altre voci, riunite in un Programma di Efficienza e altre specifiche iniziative che includono il processo di semplificazione secondo la metodologia 80/20, avviato nell’ultimo trimestre del 2018. La completa attuazione di questo Programma è prevista per la fine del 2022. Gli oneri ante imposte relativi a questo Programma, per il periodo restante del 2019 e fino al 2022, sono attesi nell’intervallo tra 450 e 500 milioni di dollari, di cui 250 milioni di dollari come esborsi di cassa. Il gruppo “Off-Highway”, con un fatturato pro-forma delle attività industriali del 2018 pari a 15,6 miliardi di dollari, sarà principalmente un’azienda produttrice di macchine per l’agricoltura (75 per cento dei ricavi), sostenuta dal business delle macchine per le costruzioni (19% dei ricavi). I veicoli speciali (6% dei ricavi) rimarranno nel gruppo “OffHighway”. Case IH, New Holland Agriculture e STEYR si consolideranno e si svilupperanno a partire dalle rispettive posizioni di mercato, dalle gamme prodotto rafforzate e da una distribuzione migliorata, nonché da investimenti in crescita per quanto riguarda le attività di automazione e digitalizzazione. CASE Construction Equipment e New Holland Construction, si concentreranno sul migliorare la redditività, semplificare il portafoglio prodotti e aumentare le quote in segmenti per applicazioni specifiche. I veicoli da difesa e quelli antincendio Magirus svilupperanno ulteriormente le loro offerte, ai vertici del mercato per le rispettive clientele specializzate. Il gruppo “OnHighway” di nuova quotazione, con un fatturato pro-forma delle attività industriali di 13,1 miliardi di dollari, comprenderà i marchi di veicoli commerciali Iveco, Iveco Bus e Heuliez Bus (69% dei ricavi), insieme alle attività motoristiche di FPT Industrial (31% dei ricavi). La posizione di mercato e la gamma prodotto dei marchi IVECO saranno ulteriormente rafforzate con investimenti sul prodotto e miglioramenti tecnologici. FPT Industrial continuerà a offrire soluzioni di motorizzazione ai vertici del mercato e accelererà lo sviluppo di soluzioni a propulsioni alternative e rimarrà un fornitore chiave del business “Off-Highway” tramite un accordo di fornitura a lungo termine. “Con la strategia Transform 2 Win stiamo imprimendo una nuova direzione alla nostra azienda. Attraverso lo sviluppo di obiettivi ambiziosi ma raggiungibili per ciascun segmento e la riorganizzazione della nostra struttura societaria per creare due leader globali, tutti i nostri eccellenti segmenti saranno maggiormente in grado di esprimere il loro completo potenziale in termini di performance finanziaria, generazione di valore sia per gli azionisti sia, più in generale, per tutti gli stakeholder ed impegno nella sostenibilità”, ha spiegato il Chief Executive Officer di CNH Industrial, Hubertus Mühlhäuser. “La nostra chiara valutazione dei principali megatrend - continua - che stanno rapidamente modificando gli scenari di business, ci ha condotti ad abbracciare questa sfida ed a trasformare il Gruppo. Sulla base di un accresciuto focus manageriale, le due aziende accelereranno i rispettivi processi di innovazione, saranno più agili in termini di pensiero strategico e parteciperanno attivamente al processo di consolidamento di settore. Tutto ciò è coerente con il nostro obiettivo strategico finale: ‘powering sustainabale transformation’, essere la forza motrice di un cambiamento sostenibile”. cnhindustrial.coM 8-9/2019 LSLS NewsProdotti LSLS29 28_31_NEWS PRODOTTI.qxp_cittaeterritorio 13/09/19 17:24 Pagina 29
leStrade_n8 9 - Page 21
leStrade_n8 9 - Page 22
viapresse